La produzione di qualsiasi tipo di beni produce esternalità desiderabili e (più spesso che no) dannose. Queste ultime potrebbero non lasciare una traccia sul bilancio di un’azienda, ma hanno conseguenze severe per il mondo in cui viviamo.
In particolare, l’industria tessile e dell’abbigliamento è colpevole di prioritizzare abbigliamento economico e di scarsa qualità a scapito dell’ambiente. Questi problemi ambientali sono anche strettamente legati alle preoccupazioni per i diritti umani: per mantenere i costi bassi, la maggior parte delle multinazionali delocalizza le produzioni in paesi in cui i diritti dei lavoratori sono meno protetti.
La produzione etica, d’altra parte, tiene conto delle conseguenze delle scelte compiute da un’azienda e, pur riconoscendo la necessità di produzione, mira a minimizzare le esternalità negative con un approccio olistico alle decisioni aziendali.
Il ruolo del riciclo
Solo negli Stati Uniti, più di 14 miliardi di chilogrammi di rifiuti tessili, come vecchie camicie, scarpe, asciugamani, biancheria e tende, entrano nel sistema di gestione dei rifiuti senza essere riciclati. Secondo un rapporto della US Environmental Protection Agency, il 95% di questi rifiuti potrebbe essere effettivamente riciclato per creare nuovi capi e prodotti tessili. Questi numeri tengono solo conto dei rifiuti generati dalle persone e non includono quelli provenienti dalle aziende.
Ridurre i rifiuti tessili è una responsabilità dell’industria, ma anche i consumatori possono fare la loro parte evitando capi di moda a basso costo e di scarsa qualità e scegliendo capi di alta qualità più resistenti e facilmente riparabili o riutilizzabili se necessario.
La produzione etica significa condizioni di lavoro eque
La maggior parte delle volte, il prezzo è il fattore più importante che determina il successo o il fallimento di una vendita. Le grandi aziende multinazionali del settore tessile lo sanno bene e prendono misure per mantenere i costi al minimo offrendo capi di abbigliamento a prezzi molto bassi. Tuttavia, questo ha ripercussioni serie sia sulla catena di approvvigionamento che sull’ambiente: le persone che lavorano in fabbriche abusive lavorano molte ore per un salario basso e potrebbero anche essere esposte a sostanze chimiche dannose. Queste ultime vengono spesso smaltite a basso costo, in base a leggi molto permissive, inquinando l’ambiente di molti paesi in via di sviluppo.
I produttori etici fanno scelte consapevoli in materia di siti di produzione e forza lavoro, spesso optando per artigiani locali che vengono retribuiti in modo equo. Questi lavoratori esperti possono anche offrire la loro esperienza e contribuire alla realizzazione di capi di abbigliamento duraturi che dureranno una vita.
Moda sostenibile ed etica realizzata in Abruzzo
Il nostro atelier ha deciso di concentrare la sua ricerca su abbigliamento fatto a mano realizzato con materiali riciclati provenienti da fonti locali. Vusciché abbraccia la tradizione secolare di coperte di lana intrecciata nella regione dell’Abruzzo in Italia e la trasforma in accessori e capi di abbigliamento che sono permeati dello spirito di questa terra. I nostri designer e artigiani fanno parte della stessa comunità di persone e supportiamo i locali offrendo lavoro dignitoso e compensazioni eque. I nostri prodotti finali hanno un basso impatto ambientale, sono realizzati con fibre naturali e sono progettati per durare.